Sono un insegnate di scuola primaria, di ruolo da 3 anni ma con 10 anni di esperienza.
Tutte le cose nuove che possono arricchire le mie conoscenze mi intrigano, e mi appassionano.
L’idea di questo progetto è nata dalla voglia di mettere in pratica le informazioni acquisite dalla formazione dapprima con il Prof. Zecchi e successivamente con il Prof. Menozzi che attualmente ci segue in questo percorso.


La metodologia utilizzata nella classe 3^A (24 alunni, 12 maschi e 12 femmine) si basa sull’importanza della conversazione e delle conoscenze pregresse possedute dai bambini.


Le proposte didattiche muovono sempre dalle esperienze personali o da quelle proposte a scuola.


Documento di fattibilità
La discussione tra pari, la sollecitazione di un apprendimento per domande, la co- costruzione delle conoscenze e l’utilizzo del cooperative learning permettono ad ognuno di acquisire competenze individuali e collettive.
Le proposte alla classe sono spesso differenziate e i bambini lavorano a coppia o a piccolo gruppo, mettendo in gioco le loro specifiche abilità.
La motivazione è l’elemento propulsivo di ogni comportamento, è lo stimolo a focalizzare l’attenzione ed a evocare i dati dalla memoria per adattarsi nel modo migliore all’ambiente.
Le situazioni problematiche di tipo aritmetico devono avere un forte legame con i campi di esperienza dei bambini, ai quali deve risultare chiaro che un’operazione aritmetica è sempre collegabile a un’esperienza concreta.
Il progetto che ho realizzato è proprio legato ad una situazione problematica:
Ho presentato ai vari gruppi un problema diviso in più parti, ogni gruppo dopo aver trovato il dato mancante doveva sistemare le varie parti individuando la situazione iniziale, quella intermedia e la parte finale.
Dopodiché ognuno gruppo si è accordato per rappresentare graficamente la situazione problematica.
Poi individualmente hanno svolto il problema, e dopo la mia supervisione ogni gruppo ha deciso quale soluzione riportare sul cartellone.
Infine ogni gruppo ha raccontato come hanno risolto il problema.
rubric problemi e narrazioni
Usare l’apprendimento cooperativo in modo efficace include la costruzione di un senso di responsabilità individuali oltre che di gruppo.
Clementina Ferraro
Scuola Primaria San Geminiano
8° Circolo didattico di Modena
Mag 8 2016
“Problemi passo passo” di Clementina Ferraro – Primaria S. Geminiano 8° circolo (MO)
Sono un insegnate di scuola primaria, di ruolo da 3 anni ma con 10 anni di esperienza.
Tutte le cose nuove che possono arricchire le mie conoscenze mi intrigano, e mi appassionano.
L’idea di questo progetto è nata dalla voglia di mettere in pratica le informazioni acquisite dalla formazione dapprima con il Prof. Zecchi e successivamente con il Prof. Menozzi che attualmente ci segue in questo percorso.
La metodologia utilizzata nella classe 3^A (24 alunni, 12 maschi e 12 femmine) si basa sull’importanza della conversazione e delle conoscenze pregresse possedute dai bambini.
Le proposte didattiche muovono sempre dalle esperienze personali o da quelle proposte a scuola.
Documento di fattibilità
La discussione tra pari, la sollecitazione di un apprendimento per domande, la co- costruzione delle conoscenze e l’utilizzo del cooperative learning permettono ad ognuno di acquisire competenze individuali e collettive.
Le proposte alla classe sono spesso differenziate e i bambini lavorano a coppia o a piccolo gruppo, mettendo in gioco le loro specifiche abilità.
La motivazione è l’elemento propulsivo di ogni comportamento, è lo stimolo a focalizzare l’attenzione ed a evocare i dati dalla memoria per adattarsi nel modo migliore all’ambiente.
Le situazioni problematiche di tipo aritmetico devono avere un forte legame con i campi di esperienza dei bambini, ai quali deve risultare chiaro che un’operazione aritmetica è sempre collegabile a un’esperienza concreta.
Il progetto che ho realizzato è proprio legato ad una situazione problematica:
Ho presentato ai vari gruppi un problema diviso in più parti, ogni gruppo dopo aver trovato il dato mancante doveva sistemare le varie parti individuando la situazione iniziale, quella intermedia e la parte finale.
Dopodiché ognuno gruppo si è accordato per rappresentare graficamente la situazione problematica.
Poi individualmente hanno svolto il problema, e dopo la mia supervisione ogni gruppo ha deciso quale soluzione riportare sul cartellone.
Infine ogni gruppo ha raccontato come hanno risolto il problema.
rubric problemi e narrazioni
Usare l’apprendimento cooperativo in modo efficace include la costruzione di un senso di responsabilità individuali oltre che di gruppo.
Clementina Ferraro
Scuola Primaria San Geminiano
8° Circolo didattico di Modena
Condividi e stampa: